GLI ALUNNI DELLA PRIMARIA SACRO CUORE DI LUGO
ALLA CASA DELLA CARITA’ PER CELEBRARE L’ANNO GIUBILARE
Sabato
,12 marzo alle ore 10,15, noi bambini, genitori e le insegnanti della scuola primaria
Sacro Cuore ci siamo recati, in
processione, alla chiesa della casa della carità.
Lungo
il tragitto abbiamo pregato e cantato per ringraziare il Signore della bellezza
del creato. Per fortuna che quel giorno non pioveva, anzi c’era un bellissimo sole che metteva allegria.
Arrivati
in chiesa ci siamo tutti seduti per ascoltare il nostro parroco Don Carlo che
ci ha parlato del giubileo della
misericordia voluto da Papa Francesco, pone al centro dell’attenzione il Dio
misericordioso che invita tutti a tornare da Lui come ha fatto il figliol
prodigo
Ci
ha ricordato anche le opere di misericordia.
Poi
noi bambini abbiamo recitato in coro delle preghiere alternate con il canto.
Mi
è piaciuto molto la preghiera a cori alterni tra maschi e femmine. Parlava di
sorridere a tutti , di ascoltare la
maestra e i genitori, di accarezzare un
bimbo piccolo, di giocare con il solo
scopo di divertirsi, di rispettare e dare ascolto ad un anziano, di abolire la
parola rancore, di ricordarsi di dire grazie , di spegnere la televisione, di
salutare chi si incontra, di fare il
proprio dovere, di dare importanza alle piccole cose, di contemplare la
natura e ringraziare Dio per il sole e
la vita…
Finito
di pregare e cantare Don Carlo ci ha dato la benedizione.
I
bambini di prima, di seconda e di terza sono ritornati a scuola .
Gli
alunni di quarta e di quinta sono andati
a fare una visita agli ospiti della casa della carità passando per la porta
santa.
Quando
i bambini sono entrati nella sala dove c’erano gli ospiti mi sono commossa a vedere tutte quelle
persone in brutte condizioni anche se il loro viso esprimeva la loro
gioia. Io ero contenta perché
sapevo che a loro piace molto che
qualcuno, ogni tanto, vada a trovarli, soprattutto quelli senza nipoti.
Abbiamo
cantato due bellissime canzoni: Se sei felice e Non basta un sorriso.
Era meraviglioso vederli partecipare, cantare e battere le mani .
Finito
li abbiamo salutati e siamo tornati a scuola. Sono felice di essere andata da
loro a trovarli perché ora mi sento il cuore
più leggero e pieno di gioia.
Guidi
Beatrice (alunna di quinta)